All’esame della Camera le nuove norme sul congedo di paternità
È stato assegnato alla Commissione Lavoro della Camera l’esame della proposta di legge A.C. 1142, contenente misure in materia di congedo obbligatorio e facoltativo di paternità. Attraverso tale proposta, in particolare, si prevede l’introduzione dell’art. 28-bis all’interno del D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151.
La norma intende riconoscere in modo strutturale un congedo obbligatorio di tre settimane per l’accompagnamento della nascita ai padri e alle compagne delle madri registrate nell’ambito di unioni civili tra persone dello stesso sesso nei cinque mesi dalla nascita del figlio, nonché un ulteriore periodo di congedo facoltativo, previo accordo con la madre e in sua sostituzione, in relazione al periodo di astensione obbligatoria spettante a quest’ultima.
A tal fine si prevede lo stanziamento di un miliardo e 600 milioni di euro; tale copertura finanziaria – si legge nella relazione di accompagnamento – modifica l’art. 9, comma 9, del D.Lgs. 14 marzo 2011, n. 23, assoggettando interamente all’IRPEF gli immobili non locati, ai fini dell’Imu, che attualmente, invece, lo sono solo nella misura del 50%.