L’INPS – con Messaggio del 20 luglio 2023, n. 2729 – ha fornito alcune indicazioni in merito al riconoscimento del trattamento di integrazione salariale, qualora l’interruzione della prestazione lavorativa sia dovuta alle alte temperature.
Al riguardo, è opportuno ricordare che il trattamento di integrazione salariale è riconoscibile in tutti i casi in cui il datore di lavoro, su indicazione del responsabile della sicurezza dell’azienda, disponga la sospensione/riduzione delle attività in quanto sussistono rischi o pericoli per la sicurezza e la salute dei lavoratori, purché le cause che hanno determinato tale sospensione/riduzione non siano imputabili al medesimo datore di lavoro o ai lavoratori.
Conseguentemente, anche nel caso in cui le sospensioni/riduzioni siano disposte dal datore di lavoro su indicazione del responsabile della sicurezza per cause riconducibili alle temperature eccessive rilevate sul luogo di lavoro, è possibile valutare positivamente la richiesta di ricorso al trattamento di integrazione salariale.
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