Le nuove tecnologie leva per la sicurezza sul lavoro
«Sprint» alla sicurezza nei luoghi di lavoro (anche) grazie agli strumenti tecnologici di cui dotarsi mediante gli incentivi fiscali come quelli previsti dal piano Industria 4.0, nonché migliorando i processi di affidamento delle gare d’appalto. E puntare alla valutazione periodica di quanti operano nei cantieri, arrivando pure a premiare le aziende «virtuose» sul fronte della protezione dei propri occupati.
È un vero e proprio «ricettario» di ingredienti utili a far sì che un episodio grave come l’incidente di Brandizzo (la morte sui binari della località del torinese di cinque operai, nell’agosto dello scorso anno, ndr) non si verifichi più quello illustrato ieri mattina, alla Camera, dalla presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro, la deputata del Pd Chiara Gribaudo che, parlando di «vite che potevano essere salvate», ha messo in evidenza la necessità di impiegare «soluzioni tecniche che, su attività ad alto rischio, forniscano strumenti e dispositivi volti a intercettare e impedire comportamenti non corretti, così come già succede nelle autovetture e negli aeroporti».
L’organismo parlamentare che guida, ha sottolineato, ha votato «all’unanimità un documento per ribadire che, sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, serve uno sforzo collettivo», e la politica così «dà il buon esempio», mostrando «maturità rispetto ai drammatici dati delle cosiddette «morti bianche», che «sono state 1041 nel 2023», e il 2024, ha proseguito l’esponente del centrosinistra, «non sembra che possa concludersi molto diversamente».
Nel testo si pone, tra l’altro, l’accento sull’importanza della segnalazione di eventuali errori, incidenti mancati e situazioni, che potrebbero scongiurare esiti tragici. Gribaudo, infine, ha annunciato che la Commissione intende convocare «Rfi, Fs e la filiera degli appalti, anche per vedere se alcuni degli spunti che abbiamo fornito verranno messi in pratica. Poi, continueremo a monitorare gli armamenti ferroviari», per cercare, ha concluso, di «migliorare tutto l’impianto di sicurezza».