Illegittimità del licenziamento senza preavviso e scadenza del periodo di comporto
La Cassazione – con ordinanza del 9 maggio 2025, n. 12293 – è intervenuta su una questione relativa a un presunto licenziamento illegittimo intimato dalla società al lavoratore per superamento del periodo di comporto.
Nel dettaglio, il dipendente lamentava il fatto che, nonostante gravasse sul datore di lavoro l’obbligo di informare il lavoratore almeno un mese prima della imminente scadenza del periodo di conservazione del posto di lavoro, tale obbligo non fosse stato rispettato: pertanto, il licenziamento si sarebbe dovuto considerare illegittimo.
Al riguardo, la Suprema Corte – nel valorizzare il ruolo centrale del CCNL nella tutela del lavoratore – ha affermato che il datore di lavoro deve rispettare le previsioni del contratto collettivo: in tal senso, se il CCNL impone al datore di lavoro l’obbligo di informare preventivamente il lavoratore circa la scadenza del comporto, il mancato rispetto di tale obbligo rende illegittimo il licenziamento.