Illegittima regressione della posizione professionale: risarcimento per mobbing
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La Cassazione Civile, Sezione Lavoro, con sentenza 4 ottobre 2019, n. 24880, ha ritenuto che il datore di lavoro deve essere condannato a risarcire il lavoratore per l’illegittima e irrispettosa regressione della posizione professionale imposta al dipendente, che perde la funzione di preposto ed è sottoposto al controllo di un lavoratore avente inquadramento inferiore in una postazione che ne mette a rischio la salute, laddove di detti illegittimi comportamenti datoriali è possibile dare una qualificazione complessiva in termini di mobbing.
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