Ferie non godute e diritto alla fruizione della relativa indennità sostitutiva
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La Cassazione – con pronuncia del 20 giugno 2023, n. 17643 – ha affermato che il datore di lavoro è tenuto a monetizzare le ferie non godute dalla lavoratrice dipendente qualora non abbia provveduto tempestivamente ad avvisare la stessa del fatto che, se non avesse beneficiato del periodo di riposo, lo avrebbe perso al termine del periodo di riferimento.
Tale principio rileva sia nel settore pubblico che in quello privato.
Nel caso oggetto della controversia, la Suprema Corte ha chiarito che il datore di lavoro dovrà pagarle l’indennità sostitutiva per ferie maturate e non godute (250 giorni) ed eventuali riposi settimanali non goduti.