Autore: mondolavoro

L’Inail, con circolare 16 aprile 2024, n. 10, fornisce le indicazioni per il calcolo dei premi nei confronti di lavoratori inviati in Paesi Extra comunitari.

La circolare richiama la normativa sancita dal D.L. 317/1987, che prevede il pagamento del premio (coerentemente con quanto previsto anche per la materia previdenziale) mediante il ricorso a retribuzioni convenzionali fissate ed aggiornate annualmente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

La circolare ricorda come tale impostazione trovi applicazione nei confronti di tutti i lavoratori (indipendentemente dalla nazionalità) i cui rapporti siano soggetti alla normativa nazionale.

Viene, inoltre, precisato che tale impostazione (che rinvia alle citate retribuzioni convenzionali) è limitata ai rapporti di lavoro subordinato e che quindi ad esempio in ipotesi di contratti di collaborazione coordinata e continuativa debbano essere presi a riferimenti i compensi effettivi.

La circolare passa poi in rassegna gli ambiti territoriali, distinguendo tra quelli Extra UE i Paesi nei confronti dei quali sono in vigore convenzioni bilaterali di sicurezza sociale (ancorché parziali) rispetto a quelli ove le stesse risultano assenti.

In data 18 aprile 2024, l’INPS ha pubblicato i dati complessivi del 2023 dell’Osservatorio su Reddito e Pensione di Cittadinanza, sui nuclei percettori di RdC/PdC.

In tale anno i nuclei percettori di almeno una mensilità di RdC/PdC, sono stati 1.367.846 con 2.895.058 persone coinvolte e un importo medio mensile erogato, a livello nazionale, di € 562,75.

Il beneficio è stato revocato a 66.559 nuclei, mentre sono 277.914 i nuclei decaduti dal diritto.

Nel mese di dicembre 2023, i nuclei beneficiari di Reddito di Cittadinanza sono stati 602.407, mentre quelli che hanno percepito la Pensione di Cittadinanza sono stati 124.715.

L’Agenzia delle Entrate – con risoluzione del 18 aprile 2024, n. 21 – ha reso noto d’aver istituito il codice tributo per il versamento, mediante modello F24, dell’imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali (cd. flat tax incrementale), ex art. 1, commi da 55 a 57 , legge n. 197/2022.

Com’è noto, la legge di Bilancio 2023 ha previsto, per il solo anno 2023, che i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, diversi da quelli che applicano il regime forfetario, possono applicare, in luogo delle aliquote per scaglioni di reddito stabilite dall’art. 11 TUIR, un’imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e relative addizionali.

Pertanto, al fine di consentire ai soggetti interessati il versamento, mediante modello F24, dell’imposta sostitutiva, la risoluzione n. 21/E/2024 ha istituito il seguente codice tributo:

• 1731 – Imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali – Flat tax incrementale – Art. 1, commi da 55 a 57, della legge 29 dicembre 2022, n. 197.